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Perché è difficile chiedere aiuto?

Ripensa a quella volta, a scuola oppure in un negozio, in cui avevi bisogno di aiuto, ma non l’hai chiesto. Magari l’insegnante aveva pure detto: "Avete domande?" oppure il negoziante si era reso disponibile con un “desidera”? Sebbene fossero lì per darti una mano, tu l’hai respinta. Accettare un aiuto durante una crisi di vita può essere ancora più difficile. Eppure è proprio quando si è sopraffatti dai problemi, che è il momento di chiedere ascolto. PERCHÉ È DIFFICILE CHIEDERE AIUTO? La risposta a questa domanda spesso si trova nel tuo passato. Forse da bambino la tua richiesta di aiuto è stata respinta una volta di troppo dalla rabbia o dall’impazienza degli adulti. Oppure hai interiorizzato il modello di un genitore che diceva di non avere bisogno di nessuno per andare avanti. Oppure ti è stato insegnato che chiedere aiuto vuole dire essere condannati a dover restituire un favore. Queste prime esperienze formative possono darti l'impressione che chiedere un aiuto sia un segno di debolezza. Convincerti di non dover chiedere aiuto a nessuno, ti isola totalmente dal mondo reale. Imparare a chiedere aiuto quando se ne ha bisogno è un atto di umiltà e coraggio e spesso è un passo indispensabile per il raggiungimento dei propri obiettivi. COME CHIEDERE AIUTO Se fai fatica a chiedere aiuto molto probabilmente hai anche sviluppato delle strategie di adattamento poco funzionali. Per esempio, invece di chiedere aiuto metti in atto una serie di comportamenti per far sentire in colpa gli altri. Oppure, invece di rivolgerti a chi sarebbe davvero in grado di aiutarti, scegli qualcuno che non ha le competenze giuste per tirarti fuori dai tuoi guai. Chiedere aiuto ti libera dall'orgoglio e dall'arroganza che sono parte della zavorra che ti tengono sempre nello stesso punto. Allora come chiedere aiuto se non sei abituato a farlo? • Sii specifico: per chiedere aiuto, è meglio essere diretti. Chiarisci con te stesso esattamente ciò di cui hai bisogno ed sii specifico con la tua richiesta. • Vai direttamente alla fonte: invece di rivolgerti a persone che si limiteranno ad ascoltare le tue lamentele e ti daranno sempre ragione, chiedi aiuto a coloro che sanno riconoscere in che modo si genera la tua sofferenza e sappiano mettere in atto un piano d'intervento per venirne fuori. Parlare con un terapeuta o un consulente familiare può essere la chiave per liberarti dalla prigione che ti sei creato nella mente. I professionisti di ReCrea possono offrirti sostegno senza doppi fini con incontri in presenza oppure via Skype. Contattaci oggi stesso per richiedere un appuntamento.