Mi chiamo Caranita, e la mia vita è un dialogo: un ponte teso tra le sponde degli Stati Uniti e dell’Italia, tra il linguaggio della ragione e quello dello spirito. Perché alcune verità si colgono solo quando mente e anima imparano a parlarsi.
Ho camminato accanto a:
- Coppie che si sentivano estranee nella stessa casa, aiutandole a ritrovare il dialogo sepolto sotto i "non hai capito niente".
- Genitori e figli bloccati in ruoli rigidi, scoprendo insieme che ascoltare non è obbedire, ma accogliere.
- Persone in lutto per perdite che la società non sapeva nominare, perché a volte il dolore più grande è quello senza un funerale.
Ho formato medici, infermieri, soccorritori nell’arte dell’ascolto, perché una risposta empatica può essere una forma di cura importante.
Perché l’ascolto cambia tutto?
Perché non è "sentire", ma "fare spazio"
- Alle lacrime che non si permettono di uscire.
- Alla rabbia che sembra cattiva, ma è solo ferita.
- Alle domande senza risposta, come quelle che ho affrontato accanto a mio marito nella sua malattia cronica.
Il mio approccio unisce:
- La consulenza familiare tradizionale, per mappare le dinamiche relazionali.
- Gli strumenti dell’ascolto attivo, per trasformare i conflitti in ponti.
- La mia formazione con Pauline Boss sulle perdite ambigue, per chi convive con un lutto senza chiusura.
La mia missione?
Insegnarti a:
- Riconoscere le emozioni nascoste (le tue e quelle degli altri).
- Rispondere senza giudizio, anche quando non sei d’accordo.
- Costruire legami che resistono alle tempeste della vita.
Perché una relazione forte non è quella senza problemi, ma è quella in cui ci sentiamo amati anche nei nostri momenti peggiori.
Se in questo momento…
- Le conversazioni in famiglia finiscono sempre in "tanto non mi capisci"…
- Ti senti solo/a anche circondato/a da persone…
- Stai affrontando un lutto che nessuno sembra comprendere…
Scrivimi. Insieme, trasformeremo l’ascolto in un abbraccio che dura nel tempo.