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Lasciar Cadere le Foglie: Cosa Ci Insegna l’Autunno sul Lasciare Andare e sulla Trasformazione Interiore

Danzare significa lasciare che la vita passi attraverso il corpo, trovare la via per farla uscire e riscoprire la nostra capacità di trasformazione.

Nella danza silenziosa delle foglie che si staccano dai rami, l’autunno ci ricorda la bellezza del lasciar andare.  Ogni foglia che scivola leggera nell’aria rappresenta un piccolo frammento del ciclo naturale della trasformazione. Nella nostra cultura, spesso lasciar andare è percepito come una perdita o una sconfitta. Ma se guardiamo alla natura, scopriamo che è il primo passo verso una rinnovata crescita.

Le foglie non si aggrappano ai rami quando l’autunno le chiama a terra, ma si arrendono con grazia, contribuendo a creare uno strato di humus fertile, la base su cui cresceranno nuovi germogli. Il loro rilascio non è una fine, ma una preparazione per la rinascita.

E così anche noi possiamo trarre insegnamento da questa ciclicità. Il nostro corpo ci chiede di lasciare andare tensioni, pensieri, emozioni che non servono più, per aprirci allo spazio necessario alla nostra crescita. Ma come possiamo fare questo? La consapevolezza corporea diventa un'ancora preziosa. Ci aiuta a percepire dove stiamo trattenendo e ci invita a esplorare nuovi modi di rilasciare e trasformare.

Potremmo iniziare questo processo attraverso un semplice gesto simbolico. Prendiamo una foglia, viva o secca, e usiamola come strumento di danza. Muoviamola dolcemente tra le mani, lasciando che la sua leggerezza ci guidi. Ogni movimento può rappresentare un pensiero o un’emozione che desideriamo lasciare andare, come una foglia che si stacca dal ramo.

Forse è il momento di chiederci: Cosa è pronto a cadere dal nostro albero interiore?

Guardiamo al ciclo delle stagioni per trovare ispirazione: in primavera ci apriamo e accogliamo, in estate espandiamo, in autunno riflettiamo e lasciamo andare, in inverno ci ritiriamo e custodiamo. Ecco perché, in questo ottobre, il nostro invito è a coltivare un ascolto attento e gentile del corpo, lasciando che sia esso a sussurrare quali pensieri o emozioni è giunto il momento di far cadere.

Come disse Mary Whitehouse: “Il movimento è la forma più pura di ritorno alla saggezza del corpo. In esso risiede la nostra memoria emotiva, ed è attraverso il movimento che possiamo rivelare e trasformare ciò che resta bloccato.”

Quindi, in questo autunno, concediamoci di seguire la saggezza della natura e di fidarci del processo di trasformazione interiore.